Per vedere i video di MRU non occorre iscriversi, basta arrivare sulla la pagina del corso (in questo caso, Eurozone crisis), e fare click sotto le diverse sezioni di "Course Outline". I video sono davvero molto stringati, in media 5 minuti ognuno (la durata totale del "corso"è di un'ora e mezza), e in genere non c'è neanche bisogno di guardarli in ordine ma si può partire da quelli che interessano di più. Il problema maggiore potrebbe essere l'ascolto in inglese per chi è poco pratico, ma il testo delle trasparenze aiuta, e si può attivare l'opzione di Youtube per i sottotitoli che trascrive la maggior parte di ciò che viene detto. Quindi IMHO non ci sono praticamente scuse per non guardare questi video.
In realtà la parola "fattori politici" era intesa in senso molto generale. Ad esempio, un'ipotesi a proposito dei motivi per cui l'euro è, potremmo dire, mal gestito, è l'influenza, soprattutto nel Nord, di lavoratori "insider" a tempo indeterminato che percepiscono di fatto delle rendite dalla propria posizione. In particolare, questi lavoratori si opporrebbero ad una politica monetaria espansiva nel timore che il valore dei loro redditi ne sia intaccato, consapevoli che la loro posizione negoziale non gli permetterà poi di spuntare aumenti nominali neanche dopo che l'economia si sarà ripresa. Questa condizione è di fatto analoga a quella dei lavoratori insidernei paesi "periferici", che in questo caso si oppongono a misure di riforma del mercato del lavoro.
Notare che, in entrambi i casi, ad essere ostacolate sono quelle soluzioni che, sia pure in modi diversi, farebbero probabilmente ripartire la crescita nei paesi in difficoltà. Invece a farsi strada nel dibattito pubblico sono le soluzioni più blande, che mirano ad affrontare i problemi immediati per tirare avanti, senza intaccare quei problemi che sono alla radice della crisi. Il più importante di questi problemi è l'esistenza di un grande volume di debiti (pubblici o privati, a seconda dei casi) da parte dei PIIGS. La domanda essenziale è quali paesi si assumeranno l'onere di pagare per questi debiti, e se del caso, come mettere i paesi nelle condizioni ideali per creare ricchezza, pagare il dovuto, ed evitare il ricorso ad ulteriori "salvataggi". Finché non avremo delle risposte a questa domanda, la crisi europea non potrà considerarsi davvero risolta.